Diario acquisto scooter elettrico a Milano #2

Ieri sera sono andato a provare lo scooter elettrico Maestrale 3.000 W della Ecostrada.

Montato in sella, sono stato immediatamente sorpreso dalla reattività della manopola di accelerazione (per intenderci, la manopola del gas degli scooter endotermici, cioè quelli a scoppio). Toccandola appena, senti lo scooter “scapparti” di sella. Ma ci fai subito l’abitudine.

Uscito in strada, ho percepito una lieve difficoltà nel trovare l’equilibrio. Intendo dire che ho dovuto adeguarmi allo scooter per trovare un equilibrio corretto di guida. Non so ancora se fosse un difetto mio o dello scooter. La percezione era più evidente in curva. Dopo qualche Km, comunque, ho preso la mano, pur non spingendolo troppo in curva.

Per quanto riguarda la velocità, lanciato in strada, lo scooter raggiungeva facilmente i 73Km/h dichiarati, dopo i quali era evidente l’intervento del limitatore.

In merito alla silenziosità, solo in partenza si percepiscono dei lievi ticchettii che spariscono immediatamente nel caos dei motori endotermici di auto, moto e scooter. In particolare, affiancando uno scooter classico, si gode della silenziosità e della morbidezza dell’elettrico.

A proposito di morbidezza, lungo la strada, al primo tombino, ho notato una relativa rigidità degli ammortizzatori posteriori, forse perché lo scooter era nuovo di zecca.

Purtroppo, sotto la sella del Maestrale non c’è posto per alcun casco: è quindi necessario montare il bauletto. Questo vuol dire peso aggiuntivo che, su un mezzo elettrico, si traduce in meno autonomia della batteria (per il Maestrale l’autonomia dichiarata è di 70Km circa).

E veniamo all’arcano “ricarica“.
Lo scooter monta una normale presa Schuko (quella delle lavatrici, dei frigoriferi ecc.). Il rivenditore mi ha assicurato che si può tranquillamente cambiare con una presa Scame, compatibile con le colonnine di ricarica pubbliche di A2A. Approfondendo la questione, il rivenditore, nella sua esposizione, non mi confortava. Il dialogo è stato qualcosa di questo tipo:

IO: come le spiegavo per mail, non ho un box dove caricare lo scooter. Sarò costretto a usare le colonnine di A2A (leggi, presa Scame)
RIVENDITORE: Sì, non è un problema cambiare la spina

Inciso: diffidate di un rivenditore che vi dice “non è un problema”. L’ho imparato in Grecia, fidatevi!

IO: sostituirà la spina o inserirà un adattatore?
RIVENDITORE: ma sì, poi vediamo: o sostituiamo la spina oppure mettiamo un adattatore
IO: (mentre pensavo “ecco! appunto quello che le chiedevo!”) e come faccio a ricaricare alle colonnine ?
RIVENDITORE: attacca il trasformatore qui (mi indica un attacco sotto la sella) e la spina alla colonnina
IO: sì, certo, maaaa … non posso aspettare fermo davanti alla scooter con la sella aperta, accanto alla colonnina, per strada, per sei ore!
RIVENDITORE: be’, sì … (ci pensa un attimo e si illumina) … certo: deve mettere almeno un lucchetto (ridacchia)
IO: (sempre più perplesso) con la sella aperta? Non c’è modo di chiuderla? Non posso lasciare il trasformatore alla mercé di tutti …
RIVENDITORE: (goffamente, mette il trasformatore sotto la sella, fa uscire il filo e fa finta di chiudere la sella, ma non la chiude) ecco!

Insomma, il rivenditore non mi ha suscitato neanche una goccia di fiducia. E avrei voluto chiedergli: ma scusi, lei sta vendendo un prodotto innovativo, da tutti i punti di vista. Le multinazionali petrolifere osteggiano in ogni modo questa tecnologia. Lei dovrebbe essere un pioniere, un fantasioso venditore. Dovrebbe essere super esperto, preparato e soprattutto professionalissimo…

Osservando lo scooter, ho notato che la centralina era montata sul lato destro.

Questo vuol dire essere soggetta a usura, specialmente cadendo su quel lato, e a furto.

Infine il costo: 4.990,00€ a mio avviso troppo altro in termini qualità/prezzo.

Finora, il migliore scooter che ho provato è l’E-Max 120S (www.e-maxitalia.it), costo 4.300,00€, che però purtroppo non ha la batteria estraibile.

Ma c’è sempre lo ZTL SMASH 54 ancora da provare …

Informazioni su Leo Mignemi

farteatro.altervista.org
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5 risposte a Diario acquisto scooter elettrico a Milano #2

  1. Marco ha detto:

    interessante! aspetto con ansia allora la prova dello ztl smash che anche secondo le mie ricerche è l’unico ad avere le batterie estraibili…

  2. jumpjack ha detto:

    Purtroppo ho scperto solo oggi in una newsletter che mi è arrivata ( http://gogreen.virgilio.it/news/ambiente-energia/scooter-elettrici-futuro-possibile-investono-grandi_4829.html )che esistono ALTRI scooter con batterie estraibili, proprio a milano, che costano MENO degli Zem, eppure sembrano avere prestazioni analoghe se non superiori.
    http://www.bertinimoto.com/
    Due sono orribili, ma no è guardabile.

  3. jumpjack ha detto:

    volevo dire UNO è guardabile.

  4. Anonimo ha detto:

    http://www.e-tropolis.it SCOOTER ELETTRICI

  5. Anonimo ha detto:

    i nuovi scooter Ecostrada sono molto migliorati, il Ghibli è uno spettacolo, e sono gli unici “cinesi” che hanno un intervento pesante italiano nella progettazione…

Mi farebbe molto piacere se volessi lasciare qui un commento