Come, dove e quando vogliono

Questa pioggia che colpisce nell’ultimo mese la Sicilia pensavo di conoscerla.
Una volta, quand’ero piccolo, si diceva: “Stanotte ha piovuto terra, sabbia dell’Africa, sabbia del Sahara“. Restava a rivestire ogni cosa: le foglie degli alberi prima verdi ora marroni a puntini, righe e tratti verdi; così l’erba. Al risveglio, sembravamo vivere ancora nel sogno il miraggio marziano (Marte così come la grafica Nasa ce lo rappresenta, non quello reale). Perché, in effetti, ora, quello sembra: pioggia che porta sabbia del deserto.
Ma non è così.
Me ne accorgo quando tento di pulire il vetro del lucernaio. La sabbia, con l’acqua, se ne va via velocemente. Questa sabbia apparente no, non se ne va via solo con l’acqua. Non nego che questa di oggi non contenga anche una qualche forma di terra. E, infatti, è proprio questa che con la sola acqua se ne va via velocemente. Ma, sotto, resta una patina oleosa che col solo getto d’acqua, resta: è necessario passare un panno e insistere bene affinché vada via e scorra via con l’acqua.
Ebbene, cos’è? Semplice: prodotti chimici, inventati dall’uomo, spruzzati nel cielo e che ricadono con la pioggia; prodotti chimici artificiali irrorati nel cielo con scopi ben precisi.
Ecco una ipotesi.
Ricordate la Xylella? O l’aviaria? O la stessa AIDS?
Sono tutte invenzioni dell’uomo (malvagio) per destabilizzare e dominare.
La sabbia che piove dal cielo di oggi è questo: un attivatore di catastrofi apparentemente naturali. Questa pioggia densa di finta sabbia è l’attivatore che domani, all’occorrenza, innescherà la catastrofe, sarà la miccia per, che so, far ammalare gli ulivi siciliani, oppure gli agrumeti siciliani, oppure i pomodori siciliani, oppure attivare terremoti. Siciliani e non (ovvero in qualunque parte del mondo).
Nel mio scenario, l’attuale pioggia chimica spruzzata nei cieli siciliani e non solo serve proprio al ricatto. Un esempio? Dovesse mai andare al governo italiano un Thomas Sankara, il malvagio cercherà prima di addomesticarlo, poi di spaventarlo, poi di ucciderlo e, se tutto questo fallisse, scatterebbe subito il ricatto: o fai come dico io oppure ti scateno l’inferno.
La quantità di chimica oleosa e appiccicosa che ci casca letteralmente addosso, che finisce in ogni cosa, che si scarica in parte nei mari e negli oceani è immensa. Siamo circondati da attivatori di crudeltà atti a decimare le popolazioni.
E possono farlo come, dove e quando vogliono.

Informazioni su Leo Mignemi

farteatro.altervista.org
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Una risposta a Come, dove e quando vogliono

  1. Anonimo ha detto:

    Beh……io direi (VETERO) che fanno quello che vogliono perché hanno le leve economiche, sottrargliele???!

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